Presidio in ricordo di Santiago Maldonado


Oggi, nel primo anniversario della scomparsa di Santiago Maldonado, durante una manifestazione dei Mapuche duramente repressa dalla gendarmeria argentina, si è tenuto a Milano un presidio di fronte al consolato di quel paese, sit uato in pieno centro città, organizzato dalla Rete in difesa del popolo Mapuche, cui ha dato l’adesione la federazione anarchica di Milano.  Il periodo di ferie ed il caldo soffocante non hanno impedito la presenza di un gruppo di attivisti, una trentina, che si è dato appuntamento per ricordare la vicenda di Santiago e per sostenere la lotta di quel popolo contro la devastazione e il saccheggio dei territori di riferimento, lotta che acquista oggi un maggior significato a fronte delle politiche di esclusione, di negazione e di razzismo che stanno caratterizzando l’attuale fase. Ampia attenzione è stata rivolta, nei diversi interventi che si sono succeduti, alla famiglia Benetton e alla multinazionale da essa controllata, proprietaria di un un milione di ettari di terreno sottratto alla popolazione Mapuche alla quale viene impedito anche l’accesso alle fonti d’acqua presenti nell’area. Forte è stato il richiamo alla solidarietà con questa lotta come con quelle di tutti gli oppressi e gli sfruttati in ogni parte del mondo, come pure l’invito a boicottare i prodotti Benetton, per smascherare le responsabilità dell’azienda nella repressione delle rivendicazioni dei Mapuche. Dopo quasi due ore il presidio, guardato a vista da numerosi agenti in borghese e non, si è sciolto con la soddisfazione di aver sollevato ancora una volta, con forza, il caso di Santiago Maldonado e dei numerosi detenuti politici in Argentina e di averlo fatto in un punto di grande visibilità e di passaggio.
L’incaricat*

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